Vorrei un bimbo: cosa fare?

 

L’infertilità è una condizione multifattoriale che riguarda una coppia e mai il singolo ed in cui condizioni congenite ed acquisite, anatomiche e funzionali, comportamentali e psicologiche colpiscono due individui che hanno scelto di rispondere ad un istinto primario ed inalienabile dalla notte dei tempi: sopravvivere e riprodursi.

 

• Una malattia della coppia, che si traduca in una ridotta fecondabilità potrebbe, come sovente accade, non necessitare di un intervento medico.

​

• Lo specialista è chiamato a definire quale o quali siano gli impedimenti relativi o assoluti presenti e quante probabilità rimangano alla coppia di concepire e quali possibilità siamo in grado di offrire prima che la natura chiuda definitivamente la porta alle possibilità procreative.

 

​

Infertilità di coppia

 

• E’ l’incapacità di ottenere una gravidanza dopo 12 mesi di rapporti finalizzati alla fecondazione, frequenti e non protetti.

​

• La fecondabilità della coppia varia in rapporto a numerose variabili e soprattutto in relazione all’età dei partner e della donna in particolare

​

• Iniziare un iter diagnostico dopo 12 mesi di rapporti liberi e non ritardare in modo ingiustificato la ricerca delle condizioni che ostacolano la fertilità spontanea.

​

• Nelle coppie in cui la partner femminile ha un’età superiore a 35 anni o in cui sia presente una condizione anamnestica di aumentato rischio, è giustificato non attendere oltre 6 mesi.

​

• Scopo delle indagini è di garantire la diagnosi di una o più condizioni che interferiscono con la capacità riproduttiva e proporre una prognosi e le possibili terapie.

​

• Saranno individuate coppie sterili con impossibilità assoluta a concepire e coppie subfertili o infertili in cui saranno presenti ostacoli non assoluti al concepimento o a portare a termine una gravidanza.